Dopo anni negli Stati Uniti, il calabrese Salvatore Liquore decide di tornare in Europa approfittando di una bella opportunità di lavoro a Bruxelles. Una mattina di settembre decolla da New York, e quando atterra su quest’altra sponda dell’Atlantico viene a sapere degli attentati alle Torri Gemelle. Da allora, ogni mattina si sveglia e come prima cosa accende il televisore per vedere se Bin Laden è stato catturato. Nel corso degli anni a Bruxelles si ritroverà vittima del raggiro di un maratoneta africano che gli chiede aiuto per partecipare alle Olimpiadi di Atene, e di una congiura di bibliotecari di tutto il mondo che nel corso dei secoli hanno tenuto nascosto un enorme segreto.
Niente di personale è un romanzo sulla follia che le cose inanimate possono trasmettere agli uomini. È una storia sull’incapacità di sopportare l’approssimazione. Sul senso della presenza e dell’assenza. È un tentativo per dimostrare che esistono altri punti di equilibrio oltre al baricentro.
Con Davide Rubini.
Pubblicato da Biliki, 2008.