L’ISTRUZIONE NON PUÒ ASPETTARE

12 Dicembre 2020

Prendetevi 45 minuti per guardare questo video: la cerimonia di premiazione del Global Teacher Prize 2020, il cosiddetto "Premio Nobel degli insegnanti", andato quest'anno ad un indiano (tra i 10 finalisti anche l'italiano Carlo Mazzone da Benevento).
Quest'anno – ancora più degli altri – abbiamo capito quanto contino gli insegnanti, quanto possano fare la differenza nella vita di ragazze e ragazzi, soprattutto di coloro che nascono in condizioni svantaggiate.
Questo premio esiste da un po' di anni. Nel 2016, da capo di gabinetto al MIUR, su impulso e forte determinazione dell'allora ministra Stefania Giannini, portammo l'Italia ad essere il primo paese partner di questo premio e del summit mondiale che si teneva a Dubai.
A seguire organizzammo il Premio Nazionale Insegnanti, con migliaia di candidature. Non certo una competizione a scovare il docente "migliore", ma un modo per affermare lo status del docente nella nostra società italiana e per dare risonanza a tante esperienze educative in giro per il Paese.
Come altre cose, anche questo premio si è col tempo perso per strada, il Ministero non lo ha più organizzato, proprio quando ce ne sarebbe stato sempre più bisogno. In tempi di Covid-19, la scuola è messa a repentaglio dalla nostra inadeguatezza di farne una assoluta priorità e diventa drammatico accorgersi, svegliandosi di soprassalto una mattina, che l'istruzione non può aspettare, che come ci ricorda Stephen Fry nel video, senza istruzione non c'è speranza di sconfiggere la povertà, la malattia, la crisi climatica.

Prendetevi 45' per guardare cosa accade là fuori, nel mondo, e ricordarvi che ciascuno di noi può fare la differenza, con le scelte che compie ogni giorno.
Non importa quanto potere hai, se tanto o poco. Non importa quanta responsabilità hai, se piccola a grande. Conta solo come decidi di usarla.

Qui il link alla cerimonia di premiazione: https://bit.ly/2IIoKgB

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